Torino, 27 novembre 2009 PRESENTAZIONE DELLA FIGURA E OPERA DI PADRE PROSPERINO GALLIPOLI
Presentazione del libro: Il 27 novembre 2009 si è tenuta, presso la Sala Lauree della Facoltà di Scienze Politiche e promossa dalla Facoltà e dal Centro Piemontese di Studi Africani, la presentazione del volume Dalla parte degli ultimi. Padre Prosperino in Mozambico, curato da Enrico Luzzati.
1997, P. Prosperino ed Enrico Luzzati aprono in Zambézia
Torino, Sala Lauree della Facoltà di Scienze Politiche Il compianto amico ha voluto fortemente che la figura e l’opera del grande missionario cappuccino lucano, fra Prosperino Gallipoli, non si perdessero nei dimenticatoi della storia. L’opera non vuole essere una agiografia del frate, anzi, le varie testimonianze raccolte, provenienti da percorsi esistenziali molto differenti, esprimono, ognuna a modo suo, ungiudizio critico sulla vicenda umana e religiosa del frate Prosperino e sulle sue scelte evangeliche, sociali, antropologiche, economiche e politiche. Una pluralità di voci, però, che con grande stima e ammirazione evocano tutte la sua grandezza e il suo instancabile impegno per l’uomo. Quelle di P. Prosperino sono state battaglie condotte su due versanti: quello della evangelizzazione e quello dello sviluppo, vissuti da lui in tempi alterni. Alcune volte approfondendo e sviluppando il messaggio evangelico come liberazione profonda dell’uomo; altre volte dedicando la sua attenzione allo sviluppo totale dell’uomo, percorrendo le vie dell’utopia e ingaggiando battaglie contro l’ideologia dominante per modellarla a servizio della crescita dell’uomo.
Annamaria Gentili e Bruna Ingrao Nel suo agire le due componenti si sono fuse in un intreccio umano e cristiano, sociale ed evangelico nel tentativo di svegliare le energie più recondite dell’uomo mozambicano e renderlo capace di creare per se e per gli altri opportunità di una vita più umana. P. Prosperino, oltre all’ascolto attento delle 6.000 donne che formavano le 220 cooperative della UGC (Unione generale delle cooperative), si è lasciato circondare da moltissimi amici e collaboratori religiosi e laici provenienti da diverse estrazioni umane, intellettuali e religiose. Da tutti ha saputo “apprendere”, con tutti ha condiviso il suo pensiero e il suo operare. Fra Francesco Neri e fra Francesco Monticchio durante il loro intervento E lui con la sua semplicità e povertà disarmanti, con indosso una maglietta bianca a mezze maniche, un pantalone qualunque e un paio di sandali ai piedi (che era il suo prét-a- porter di ogni occasione: in casa, sul lavoro, in una conferenza internazionale nell’hotel Polana o in una sperduta cappellina quando la domenica celebrava l’Eucaristia) a condividere il suo difficile percorso con uno slancio ideale che trascinava tutti. Fra Francesco Monticchio |